INTERROGAZIONE n. 42 del 28/03/2022
Situazione emergenziale al pronto soccorso del presidio ospedaliero spoke di Corigliano-Rossano.

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- la Regione Calabria è da più tempo interessata ad un piano di rientro sanitario che rende necessaria la riorganizzazione della rete ospedaliera al fine del raggiungimento degli obiettivi di risanamento della medesima da disservizi e sprechi e per garantire i minimi Livelli Essenziali di Assistenza, con la nostra regione ultima in Italia in termini di offerta sanitaria;
- l’Ospedale civile “Nicola Giannettasio” di Rossano fa parte del presidio ospedaliero di Corigliano-Rossano ed è inquadrato come struttura con funzioni spoke ovvero collegamento tra territori diversi della stessa area, con specialità sanitarie di media complessità nel trattamento delle patologie e con DEA (dipartimento di emergenza accettazione) di 1° livello. Considerato che: - i casi Covid in provincia di Cosenza e in tutta la Calabria sono tornati a salire ad un ritmo vertiginoso a causa del dilagare della sotto variante Omicron BA.2. Una tendenza che, inevitabilmente, porta maggiore pressione sui servizi assistenziali, piegando in particolare le aree mediche e mettendo sotto stress i pronto soccorso regionali. In certi momenti della giornata si ripete l’inquietante rituale delle ambulanze con pazienti a bordo che restano in attesa nei piazzali e proprio nei pronto soccorso, negli ultimi giorni, si sono verificati quattro dei sei decessi che si sono contati nella provincia cosentina. Continua ad allungarsi anche la lista degli operatori sanitari che quotidianamente risultano contagiati, con corsie che si svuotano di medici e infermieri e con turni che, inevitabilmente, diventano via via più logoranti. Tenuto conto che: - il pronto soccorso dell’ospedale Giannettasio di Rossano è al collasso: diversi i pazienti in attesa di ricovero e a causa dell’alto numero di malati che arrivano a bordo delle ambulanze il personale sanitario, già sotto organico, è costretto a turni estenuanti per sopperire anche alla mancanza di operatori sanitari dovuto alla diffusione di questa nuova variante Covid. Una situazione esplosiva che sottopone il personale in organico a un maggiore carico di lavoro e a pressioni incessanti da parte dei cittadini che chiedono, a giusta ragione, di essere visitati e sottoposti alle cure del caso;
- la crisi del pronto soccorso dell’ospedale Giannettasio è tale da essere ad un passo dal non poter garantire la copertura dei turni di servizio, a fronte di un già risicato numero di unità in forza alle emergenze urgenze. Ci sono stati infermieri che hanno continuato il servizio per 24 ore e medici per 12 ore e troppo spesso si è riusciti a garantire la presenza di un solo medico nel pronto soccorso. Avere soltanto un medico in un turno di servizio è fuori da ogni norma e non garantisce assolutamente l’adeguata assistenza oltre a non poter assicurare il doppio binario previsto per pazienti Covid e non-Covid;
- mentre risultano essere stati inviati una decina di operatori socio sanitari e poche unità di infermieri per tamponare la situazione, anche se non sufficienti a risolvere la cronica situazione di sotto-organico, il numero di medici disponibili nel pronto soccorso dell’ospedale Giannettasio si era ulteriormente assottigliato negli scorsi mesi, indipendentemente dalle positività al Covid che in questo momento sono solo un’aggravante, passando da otto a sei unità. Due medici, infatti, sono attualmente in malattia, poiché colpiti da problemi cardiaci. Uno di questi aveva subito un’aggressione (nel pronto soccorso aggressioni verbali ed anche fisiche si perpetuano da tempo verso medici ed infermieri) mentre era in servizio nella sala medica che gli aveva procurato il grave malore per il quale era stato trasferito all’unità di emodinamica di Castrovillari lasciando un posto vuoto e mai ricoperto. Preso atto che: - ad oggi, il pronto soccorso di Rossano, nonostante la grande volontà del personale sanitario, non è più in grado di garantire la sicurezza delle prestazioni alla cittadinanza a tutto il territorio della costa ionica e dell’entroterra montano. Con le lunghissime attese e il rischio contagio è certamente in gioco la salute e la sicurezza dei cittadini di un’ampia zona, che si vedono negati i più elementari e fondamentali presidi di tutela e la garanzia costituzionale del diritto alla salute;
- si ha una responsabilità maggiore a lavorare in un pronto soccorso rispetto ad altri reparti e si è anche ad alto rischio denunce. E anche per questo motivo solo aumentando il personale sarebbe possibile gestire meglio i pazienti e avere meno rischi di errori. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
1. se e come intende assumere ogni utile e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria affinché sia potenziato il pronto soccorso del presidio ospedaliero spoke di Corigliano-Rossano dotandolo di tutte le unità necessarie, aggiungendo urgentemente nuovi medici e agendo anche per aumentare la sicurezza del personale sanitario e consentire turni coperti in modo adeguato, così da tenere ben saldo come unico principio il diritto alla salute dei cittadini.

Allegato:

28/03/2022
D. TAVERNISE